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Ordinanze Caldo 2025

Ordinanze Caldo 2025: Stop ai lavori all’aperto nelle ore critiche

L’importanza della valutazione del rischio microclima per lavorazioni in ambienti non condizionati 

Con l’arrivo dell’estate e il susseguirsi di giornate ad alto rischio termico, 13 Regioni italiane, tra cui Emilia-Romagna e Lombardia e Veneto , tra il 30 e il 1 luglio hanno adottato misure straordinarie per tutelare i lavoratori esposti alle alte temperature.  

Dal 2 luglio 2025, sono infatti in vigore le Ordinanze Caldo, che vietano l’attività lavorativa all’aperto nelle fasce orarie più critiche (12:30–16:00) nei giorni in cui il portale Worklimate segnala un livello di rischio “alto” e lavoro intenso

Settori coinvolti nelle Ordinanze Caldo 

Il provvedimento riguarda tutte le attività che comportano lavoro fisico intenso sotto il sole, nei seguenti comparti: 

  • Cantieri edili e affini 
  • Agricoltura e florovivaismo 
  • Piazzali della logistica (adibiti in modo permanente al deposito merci): solo per la regione Emilia Romagna. Per piazzali della  logistica,  in attesa di chiarimenti ufficiali dalla Regione,  si intendono aree destinate in cui aziende del settore logistico svolgono attività in modo continuativo (picking manuale, carico e scarico). Sono pertanto da escludersi i piazzali esterni delle aziende ove i lavoratori svolgono attività di carico e scarico dei materiali. Sono inoltre escluse dal provvedimento le aziende di logistica che svolgono attività permanente in ambienti coperti. 

Il divieto vale indipendentemente dal tipo di contratto o ruolo e si applica a tutte le lavoratrici e i lavoratori esposti nelle condizioni previste. 

Effetti del caldo sulla salute: cosa monitorare

I principali rischi legati al caldo intenso includono:

  1. Dermatite da sudore: Quando si suda troppo, possono comparire irritazioni cutanee con prurito e piccole bolle, specialmente in zone come collo, ascelle, inguine o sotto il seno.
    Cosa fare: Spostarsi in un luogo fresco e asciutto. Evitare creme e unguenti che potrebbero peggiorare l’irritazione.
  2. Crampi da calore: Sono dolori muscolari che arrivano dopo un’eccessiva sudorazione, causati dalla perdita di sali minerali.
    Cosa fare: Bere acqua con sali minerali o integratori. Se necessario, consultare un medico. Un massaggio può aiutare a ridurre il dolore.
  3. Squilibri idrominerali: Quando si suda tanto senza bere abbastanza, si rischia una disidratazione con perdita di sali. I sintomi includono stanchezza, irritabilità, sonnolenza, bocca secca, pressione bassa.
    Cosa fare: Far bere subito molta acqua e, in caso di sudorazione abbondante, reintegrare anche con sali minerali. Se i sintomi peggiorano, contattare un medico o chiamare i soccorsi.
  4. Esaurimento da calore: Succede quando il corpo non riesce più a regolare bene la temperatura, soprattutto sotto sforzo. Si manifesta con mal di testa, nausea, forte sudorazione, debolezza, confusione.
    Cosa fare: Portare subito la persona in un luogo fresco, farla bere acqua a piccoli sorsi, alleggerire l’abbigliamento e rinfrescare il corpo. Se i sintomi non migliorano, serve assistenza medica.
  5. Colpo di calore È la situazione più pericolosa: il corpo non riesce più a raffreddarsi e la temperatura corporea supera i 40°C. La pelle diventa secca, la persona può avere confusione mentale, svenimenti, fino allo shock.
  6. Cosa fare: Chiamare subito il 112/118. Nell’attesa, spostare il lavoratore all’ombra, togliere gli indumenti in eccesso, bagnare con acqua fredda il corpo e creare ventilazione.

In tutti i casi, è fondamentale intervenire tempestivamente con idratazione, spostamento in luoghi freschi e, nei casi gravi, allertare il 112/118.

Cosa prevedono le Ordinanze Caldo 

Approvate a livello regionale, le Ordinanze impongono lo stop temporaneo delle attività all’aperto nelle ore più calde, solo nei giorni in cui il rischio climatico è elevato secondo le mappe pubblicate quotidianamente dal portale pubblico worklimate. 

Il portale riesce con 3 giorni di preavviso ad indicare le giornate a rischio di stress termico elevato, in funzione dell’attività fisica svolta ( intensa o moderata).  

L’obiettivo è ridurre concretamente il rischio di colpi di calore, disidratazione, affaticamento e incidenti, proteggendo i lavoratori più esposti. Sarebbe utile fare un approfondimento ( io metterei la tabella delle linee guida è fatta molto bene e pratica , per capirci questa )  

Se avete personale all’aperto rientrante nei settori sopra richiamati — dovrete: 

  • Sospendere l’attività tra le 12:30 e le 16:00 nei giorni di allerta 
  • Pianificare interventi alternativi o rimodulare i turni 
  • Garantire misure di prevenzione: idratazione, zone ombreggiate, pause frequenti 
  • Monitorare i bollettini ufficiali, tramite Worklimate o l’app “Caldo e Salute” 

Perché è importante per la tua azienda 

  • Tutelare la salute dei lavoratori, riducendo esposizione al rischio termico 
  • Evitare sanzioni per mancato rispetto dell’ordinanza, anche penali 
  • Organizzare meglio il lavoro: prevenire disservizi, ritardi e infortuni significa anche contenere i costi 

Le aziende sono inoltre tenute ad aggiornare i propri DVR (Documenti di Valutazione dei Rischi) e POS (Piani Operativi di Sicurezza), integrando valutazioni e misure specifiche sul rischio da calore. 

Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni 

Il 19 giugno 2025 sono state approvate le nuove Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, con schede operative specifiche per i settori: 

  • Agricoltura 
  • Edilizia 
  • Logistica 

Le linee guida invitano tutte le imprese a rivedere l’organizzazione del lavoro nei periodi più caldi, con particolare attenzione ai soggetti fragili, ai DPI e all’informazione del personale. 

Cosa potete fare da subito

  • Consultate quotidianamente il bollettino ufficiale o l’app “Caldo e Salute” , in modo particolare per i lavoratori all’aperto.  
  • Svolgere per tutti gli ambienti di lavoro una valutazione del rischio qualora rientrate in una delle seguenti casistiche. 
  • Collaborate con il nostro team per riprogrammare attività all’aperto negli orari più sicuri 
  • Sensibilizzate il personale sull’importanza della prevenzione 
  • Contattateci per: 
  • Aggiornare il DVR e predisporre un Protocollo Ondate di Calore 
  • Verificare l’efficacia delle prassi già in uso 
  • Coinvolgere il Medico Competente nella gestione dei lavoratori fragili 
  • Organizzare correttamente i lavori a rischio calore e radiazioni solari  

Ordinanze Caldo: la sicurezza al primo posto

Le Ordinanze Caldo non sono solo un obbligo normativo, ma uno strumento di prevenzione fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e responsabile.  

Gruppo Remark è al fianco delle imprese per affrontare al meglio questo periodo critico, con soluzioni concrete e supporto tecnico mirato. 

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